Calich, contratto di laguna per il rilancio dello stagno

ALGHERO È il primo contratto di questo tipo mai avallato in Sardegna e in Italia. Ma soprattutto, potrebbe essere un passo decisivo per il rilancio di un'area e di una risorsa che sin qua è stata sfruttata poco, valorizzata meno e protetta in maniera non sempre esemplare.

Il consiglio comunale di Alghero ha approvato all'unanimità una delibera di straordinaria importanza, anche se il clima di campagna elettorale ne ha oscurato la rilevanza. L'aula di via Columbano ha approvato il Contratto di laguna per il Calich. Si tratta di un impegno triennale che parte quest'anno e arriverà al 2021.

È un accordo volontario di programmazione negoziata per la governance integrata dei processi di sviluppo del territorio, costruita e sviluppata nell'ambito del progetto Retralags, che si inserisce tra le iniziative del programma operativo di cooperazione transfrontaliera Interreg Marittimo Italia Francia 2014-2020.

Regista dell'operazione è il servizio Progettazione del Comune di Alghero. Il responsabile del progetto è il funzionario amministrativo Giovanna Faedda, coordinatrice del partenariato di cui è capofila l'amministrazione cittadina e di cui fanno parte Toscana, Corsica, Dipartimento del Var e gli istituti di ricerca Ifremer e Cirspe.

Quello che ha incassato il via libera dell'assise comunale è il primo, significativo passo concreto nella realizzazione del processo che dal Contratto di laguna arriverà al Manifesto della Rete transfrontaliera dei sistemi lagunari, con l'obiettivo congiunto di tutelare l'ambiente acquatico e gli ecosistemi della laguna attraverso una gestione congiunta e partecipata del sistema lagunare per la valorizzazione economica del territorio.

Al risultato si arriva grazie a un approccio interattivo e partecipativo, che ha coinvolto tutti i possibili utenti del bacino idrografico, così da garantire la massima condivisione all'idea e la piena attuabilità alle attività da porre in essere tra Regione, enti locali e altri soggetti pubblici e privati con i quali sono stati definiti obiettivi, strategie d'intervento, competenze e azioni da attivare nel breve, medio e lungo termine.

Il percorso è coerente agli obiettivi fissati a livello nazionale e regionale, anche sul piano delle modalità operative, del Contratto di fiume definito dalle linee guida del Ministero dell'Ambiente e della Regione.

Il programma di azione e il documento strategico sono parte sostanziale del processo di programmazione negoziata attivato nell'ambito del Contratto di laguna del Calich, dopo un percorso di partecipazione maturato nel tempo, passando anche attraverso diversi passaggi formali che hanno creato le condizioni di intesa istituzionale per una proficua collaborazione tra gli enti pubblici e i privati coinvolti.

Questo nuovo metodo di lavoro rientra nelle politiche e nelle attività ordinarie di pianificazione strategica a livello locale e dell'area vasta ricompresa nel territorio del bacino idrografico di cui il Calich è epicentro.

 

(La Nuova Sardegna del 14 febbraio 2019 - Articolo di Gian Mario Sias) 

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